Sembra domani

piova. Mannaggia al tempo ed al governo ladro. Quest'ultimo sempre tale, indifferentemente da sia di turno, con qualcuno bisognerà pur prendersela, oltre che con le mezze stagioni e con i giovani che non sono più quelli di una volta. Eccheddiamine! Siamo mica tutti come Drug Lion, inguaribile donnaiolo, donne poi o animali strani?, indifferente alle autorità e sempre in avventura con i suoi amici di sempre. Come quando in "a- un'avventura di Drug Lion" inizia una sorta di moda e tutti improvvisamente dicono solo "A" perl'Appunto. Che guazzabuglio di immAgini, che strAna dinAmicitA', che rottura queste A continuamente mAiuscole... Ma Lui, l'integerrimo menefreghista, sapete cosa se fa? Se ne frega, ma dai cosa dici mai? Sembra fuggire e forse lo fa, ma non scappa realmente e continua a proferire le sue lettere, anche di fronte a forze dell'ordine preposte all'uscita dell'unico suono. Alla fine una storia senza ne' capo ne' coda, uno scappare che sembra quasi un correre intorno a se stessi, come dei clown che nei loro inseguimenti devono sempre rimanere nel cerchio del tendone davanti agli spettatori. Ecco. Anche i colori sono molti anche se non mai disegnati, sembrano un'esplosione di disordinati fuochi d'artificio sempre nello stesso tendone di prima sempre mentre i clown si inseguono mentre ora le foche iniziano a contorcersi assieme ai trapezisti bucando i palloni in loro dotazione spaventando così il leone Dante che oltre a esser fifone è pure vegetariano per cui chissenefrega tanto non sbrana nessuno ma il pubblico però non lo sa e comincia ad agitarsi tanto che l'omino che vende popcorn e bibite ormai non tanto più fresche sugli spalti viene preso d'assalto da madri in crisi isteriche che hanno paura per i propri bimbi piccini e invece che proteggerli sie la prendono con quel poveretto che non c'entra proprio nulla che mica glielo avevano detto quando lo avevano assunto che sarebbe stato un lavoro così pericoloso sennò non avrebbe mai accettato poveretto lui e insomma alla fine è sempre colpa del governo ladro. Fiuuu. Ora un bel respiro profondo. E ricordati che non sei neppure Brian the Brain, quel poverello con la calotta cranica scoperta, che poi non è tanto poverello come poteva esserlo cappuccetto rotto, cioè, rosso, ma in un senso quasi diverso, considerando il terribile contesto in cui vive, una città ultramoderna dipinta da grandi spazi bianchi e netti tratti neri, tutta così precisa e così vuota, un mischiarsi di modernità e iniquità in cui tecnologia e neomoralità tendono a confondersi, in cui non si capisce fino a che punto sia scelta voluta far da cavia e fino a che punto si sia aarrivati pur di progredire. Tutto vuoto intornno a te. Leggi inutili che vogliono/sono moderne, ma che razionalizzando tutto e mischiandosi ad una ricerca scientifica fin troppo invadente e a macchine sempre più, sempre più, sempre più forse invadenti anche loro rendo sempre più il nulla dentro e fuoti. Difficile riuscir a trovare un giudizio in tutto ciò. Sicuramente pugni nello stomaco. Motivo indi per cui poscia domani comunque probabilmente pioverà e sicuramente mi sarò dimenticato l'ombrello... Governo ladro!
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