"il Vangelo secondo Taddeo"


e finalmente lo si è visto pure questo... Appassionati di Don Zauker e di esorcisti in genere forse dovrebbero vederlo. In una città futura ormai tutti sono dediti alle perversioni. Quelle elencate nella presentasione del film sono un po' le solite: prostituzione, droga, sesso et simili. Non viengono citate però la coprofilia e la coprofagia presenti, che credo esser la prima volta che vedo rappresentata in un film. Ovviamente altra attività comune di questa società sono gli omicidi. Uno dopo l'altro, in serie. Anche se la prima scena violenta non è un assassinio bensì di stupro, doppio stupro, di cui uno omosessuale. Quindi posso già contare due scene che non avevo visto precedentemente messe in scena. Il che non è male direi. Ci sono anche scene divertenti, tipo uno in crisi di astinenza che sbuzza il suo compare in cerca della coca appena sniffata e si mette ad aspirare le sue viscere in cerca degli avanzi; oppure un improbabile assassino nel parco che dal "del budello di tu' ma'" all'ubriaco che sta prendendo ad accettate; oppure all'inizio un barbone che viene massacrato sullo sfondo della scena mentre altre due persone chiaccherano e passeggiano come nulla fosse. In effeti di episodi curiosi ce ne sarebbero diversi. Ma insomma come mai tutto sto casino? Non si sa bene e non interessa del resto a nessuno. Tranne che a un prete, il Taddeo del titolo appunto, che decide che deve mettere ordine in tutto quello che succede. In uno scantinato adibito a cappelletta personale in cui affigge chiodi ha una sorta di visione e parte all'attacco. Alle croce si aggiungono due falci e diventerà arma per il massacro per i sodomiti. E inizierà la caccia. Le scene splatter nel frattempo si susseguono come da norma, con i vari personaggi che tenderanno a massacrarsi già da soli tra loro, con i relativi sbuzzamenti e simili. A loro si aggiungerà lo stesso Taddeo, che non si sa come riuscirà mano mano a raggiungere i vari sodomiti ancora in vita. A dir il vero il primo che incontra è un morto, che lui resusciterà e scaglierà contro un'altra persona, e qui un'altra scena divertente quanto spalatterosa: lo zombi e la persona avranno un rapporto sessuale... E alla fine dello stesso, durante la sigaretta di rito, lo zombi appena risorto ci rilascerà nuovamente le penne... E così via fin alla fine che ovviamente deve lasciare un pizzico di sorpresa. Naturalemnte si tenderà alla carneficina totale... o forse no?
Bene ricordarsi che è una autoproduzione, e sopratutto un film o mediometraggio (una settantina di minuti) amatoriale sostanzialmente. Gli attori sono decisamente amatoriali, e si nota molto; le telecamere tre; gli effetti speciali decisamente artigianali (succo di mirtillo sporatutto ma anche molta carne trita); i costumi, a parte due, sono vestiti che avevano in casa (il che non guasta in alcuni casi); le registrazioni audio in presa direta con relativi sbalzi di audio nei dialoghi; le riprese sempre a campo stretto; le location sono perlopiù parcheggi o zone molto isolate e via dicendo. Un qualcosa di amatoriale, che si sono divertiti a girare, nell'arco di due anni per altro. In alcuni casi spiccano brani musicali di musicisti a me sconosciuti ma che possono essere azzecati alla scena (grind in alcni casi e altri più tranquilli). In altri si vede un taglio proprio nelle riprese che denota che han voluto fare ricerche. Insomma, tarata la visione ai problemi legati alle finanze e all'amatorialità insita al film stesso ne esce qualcosa di divertente, con diverse dosi di comicità, splatter anche estremi, scene angoscianti e alla fine anche un po' di visionarietà e surrealismo. La durata non guasta (settanta minuti), credo che sia quella giusta, non troppo lungo ma neanche troppo breve. Si è fatto vedere alla fin fine. Ma non si può non concludere che con un viva i preti eseorcisti!
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